lunedì 12 novembre 2007

Baldassarre detto Badò

Meissa aveva un migliore amico.. a dire il vero anche un pò insolito.. che si chiamava Baldassarre, ma tutti lo chiamavano Badò.
Lui era.. un omino di neve.

Ovviamente, di questi giorni, a Borgo Berretta c'era già tantissima neve e Baldassarre, detto Badò ,era appena tornato dal suo lungo sonno..
Come aveva predetto Guido il corvo, la neve cadde leggera per diversi giorni fino a formare un letto bianco, soffice ed alto. Così Badò decise di prendere un bel respirone, fatto di neve e freddo, per spuntare allegro sopra il manto bianco di Borgo Berretta.
Meissa sapeva bene le sue abitudini! Lo conosceva da quando lui era ancora un piccolo fiocco di neve!
E' proprio di quando, grazie a lei, Badò potè rinascere che vi voglio raccontare.


Meissa, in una notte di inverno, vide precipitare dal cielo uno strano puntino .
Comparve all'improvviso in uno splendido bagliore d'argento.. a qualche chilometro dalla collina
su cui si trovava.
Corse a più non posso mossa dalla curiosità e quando arrivò nel punto presunto.. trovò un piccolissimo fiocco di neve che cercava di rimettersi in piedi.
Meissa lo aiutò a tirare fuori il capino dalla neve e Badò le disse che aveva bisogno del suo aiuto, per poter ritornare ad essere un vero Omino di neve.

La nostra amica che, oltre all'astronomia, stava anche studiando per diventare strega, seppe subito come aiutarlo: a Badò serviva un cuore.
Corse nella sua casetta, si mise di fronte al suo grosso scaffale di legno e prese la bottiglietta in cui conservava le proprie lacrime di gioia, dolore, stupore, tristezza, paura, felicità, tenerezza.
Dal camino prese un grosso ceppo di carbone odoroso, lo intagliò a forma di cuore e vi
e fece scivolare, dolcemente tutte le gocce contenute nella bottiglietta.
Quel cuore
era ricchissimo di sfacettature..crepe..ed angolini segreti. Le gocce delle sue lacrime corsero in ogni più piccolo nascondiglio...ed in un flebile bagliore lisciarono la superficie del carbone che divenne argentata e luminosa. Dalle crepe profonde poi, cominciò a scaturire una fortissima luce... finchè all'improvviso quel cuore non inizio a battere.
Meissa tornò fiera e veloce da Badò.. che la accolse saltellando leggero.
Gli porse il cuore ed il piccolo fiocchetto di neve lo abbracciò.
Apparentemente sembrava davvero troppo grande per lui! Ma in quel preciso momento.. in un lampo veloce e gelato.. sia Badò piccolo che il cuore grande di Carbone d'argento sprofondarono nella neve.

Ciò che ne uscì dopo pochi secondi.. fu Badò..Omino di Neve.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

forse sono io che sono di parte....e forse non dovrei nemmeno scrivere qui... ma amo tantissimo il tuo "sentire"... grazie silvi.

Silvia ha detto...

Peccato non ci siano gli occhioni qui... alla fine sai che ti dico? grazie a te.. perchè altrimenti nulla di tutto ciò sarebbe qui.. e nel tuo "archivio personale"


ed ora.. limoniamo ;P

Anonimo ha detto...

Questa storia scalda il cuore! sakè

ihihih

Silvia ha detto...

ahahhaah sakè è perfetto :D

Pippola ha detto...

uffi... fai dei disegnoi troppo spettaoclari!!

però.. mettici un watermake sopra...non si sà mai

Anonimo ha detto...

oggrazzie spappa!!! dici che addirittura ci lo devo mettere l'etichettone? okok ora vedrò :) grazie!