martedì 14 ottobre 2008

Pilù

Enrico correva...
corri... corri... corri... corri....
La sua piccola sciarpa a pallini volteggiava nell'aria ed il suo respiro affannato disegnava nuvolette bianche che si infrangevano sul suo musino.
Intanto la notte lo avvolgeva e l'aria fredda gli arrossava le guanciotte di topo.
Piccole orme annotavano sulla neve il suo passaggio tracciando il suo percorso agitato.

- Spero di farcela!!!! -
Ripeteva tra uno sbuffo ghiacciato e l'altro.


Poco distante da lui, sulla cima di una collina innevata, un lupo bianco annusava l'aria.

- Ho perso la traccia.. -
Pensava tra sè e sè...


Il suo manto argentato pareva scintillare alla luce della luna... ed i suoi occhi scuri, colmi di bosco, scrutavano il paesaggio circostante.
Proprio in quel momento Enrico passò veloccissimo.. come una palla di neve impazzita.

- Enrico!!! Enrico fermati!!!!!
- Vieni Ernesto!! per di qua!!!!!

E subito Ernesto lo raggiunse.

- Enrico aspetta! siediti sulla mia schiena ed indicami la strada! in questo modo arriveremo prima!

L'idea parve perfetta ad Enrico che detto fatto fece un balzo e si sistemò sulla groppa del buon Ernesto.
Velocissimi scomparvero tra il luccichio delle colline.

In una casa non molto distante da li, sul crinale nord di Borgo Berretta, il camino di una piccola casina soffiava fumo allegramente.
Da tutte le finestre usciva una luce calda e dorata e sembrava che li dentro si stesse attendendo un grande evento.





giovedì 14 febbraio 2008